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Questo messaggio è scritto da Mauro Rango
Whatsapp n.ro 00393480965229
Email: mauro.rango@gmail.com
Vi scrivo i miei riferimenti perché mi assumo la piena
responsabilità di quello che sto dicendo e vi chiedo, dopo aver letto il mio
messaggio, di valutare se aiutare me e alcuni amici medici nella nostra
battaglia, diffondendolo.
Non mi trovo in Italia ma vengo a sapere da un amico che
ieri sera nella trasmissione di Fazio il Prof. Burioni (che da quel che mi
dicono gli viene dato molto ascolto in questa vicenda epidemica) asserisce
alcune cose che devo necessariamente correggere.
1. Burioni: Parla di SPERIMENTAZIONE COL PLASMA x evidenze
scientifiche che attestino l'efficacia su contrasto a coronavirus
1. Rango: Il CONCETTO DI SPERIMENTAZIONE E' FUORVIANTE. La
tecnica della Plasmaferesi è in uso da molte decine di anni. I due
responsabili della plasmaferesi a Mantova e a Pavia l'hanno appresa quasi 30
anni fa a Padova, in quella che allora si chiamava Clinica Pneumologica.
(Privatamente, a chi sarà interessato, via email posso fornire tutta la storia
e i dettagli.)
Qui in Africa, dove vivo attualmente, hanno iniziato
a fare LA PLASMAFERESI DOPO I PRIMI DECESSI. Da quando hanno iniziato a
trattare i pazienti con la plasmaferesi, in un mese si è registrato UN SOLO
DECESSO - parlo della Repubblica di Mauritius (controllate i dati nel sito
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità).
2. Burioni afferma che tra i fattori di criticità c'è il
fatto che non tutti i guariti producono plasma efficace.
2. Rango. È vero. Circa la metà dei guariti ha nel proprio
plasma la quantità di anticorpi necessaria a curare un altro soggetto
ammalato.
È per questo che esiste un protocollo di selezione del plasma che va seguito. Lo sappiamo fare qui in Africa. Lo abbiamo appreso da voi in Italia. Se lo avete scordato inviateci un medico che gli
ricordiamo come si fa.
3. Mi riferisce l'amico italiano che nella trasmissione di
Fazio si è detto che la plasmaferesi è efficace SOLTANTO nei soggetti che non
siano in stadio avanzato.
3. Rango : NON È VERO. Nei soggetti in stadio avanzato la
plasmaferesi è NECESSARIA ma va ACCOMPAGNATA con antinfiammatori e
anticoagulanti (qui mi esprimo per gli addetti ai lavori: necessari per
bloccare l'attivazione dei mediatori flogogeni e l'alterazione della scala
coagulatoria, bloccando il quadro di CID locale responsabile del decesso).
4. Mi riferisce sempre il mio amico che si è poi parlato
della produzione di plasma sintetico perché il sangue dei guariti non sarebbe
sufficiente.
4. NON È VERO. Fate il calcolo voi stessi. Controllate il
numero di persone guarite (che stanno continuando ad aumentare, con il numero
di persone infette SINTOMATICHE che continua a diminuire e verificherete che
non c'è bisogno di plasma sintetico. È sufficiente mobilitare tutte le
associazioni di donazione del sangue.
Plasma sintetico significa: FARMACO. Che è uguale a
PROFITTO. Ma soprattutto, ed è questo che ci interessa, significa
ATTENDERE ANCORA LA MORTE DI QUALCHE MIGLIAIO DI PERSONE.
Sono mesi che il sottoscritto e parecchi medici in Italia
cercano inutilmente di fare arrivare ai vertici dell'informazione queste
informazioni. La terribile realtà, difficilissima da accettare, è che migliaia
di vite si sarebbero potute salvare con farmaci e strumenti già in possesso e
in uso in Italia.
Farmaci e strumenti che hanno il GRAVE DIFETTO di COSTARE
POCHISSIMO.
FINALMENTE, dopo migliaia e migliaia di morti si inizia a
parlare di uno di questi strumenti: Plasmaferesi.
Ma da solo non basta. Non è sufficiente per salvare
tutti (o quasi).
ATTENZIONE: Nei casi gravi a questo va accompagnato un
potente antinfiammatorio, un anticoagulante e l'azitromicina.
Il comportamento del virus nel corpo umano presenta due
aspetti:
a) Il primo è SIMILE alla polmonite interstiziale da
Micoplasma
b) Il secondo (ancora da definire completamente) SIMILE ad
una vasculite.
(Dico 'ancora da definire' perché alcuni medici, in Italia,
dopo alcune autopsie eseguite affermano che è l'affezione ai vasi
sanguigni a determinare i trombi e dunque l'esito fatale. Mentre altri
specialisti in pneumologia affermano che sia l'infiammazione polmonare a
determinare, nella fase finale, la formazione di trombi e il decesso.)
MA POCO IMPORTA AI FINI DEL SALVATAGGIO DELLA VITA
DELLE PERSONE!
L'atteggiamento da tenere, in attesa di chiarire l'aspetto
di cui sopra, è quello di usare i farmaci GIÀ ESISTENTI come se si dovesse
affrontare, nel contempo, una polmonite interstiziale da micoplasma e una
vasculite con esiti trombotici.
I FARMACI E STRUMENTI ESISTONO GIÀ. E sono quelli che ho già
indicato:
Plasmaferesi
Antinfiammatori
Anticoagulante
Azitromicina x 6 giorni
A Mauritius li stiamo utilizzando dall'inizio
dell'epidemia.
Dall'inizio epidemia abbiamo avuto 10 decessi. I primi 9
perché non era ancora consolidata la plasmaferesi. Il decimo, ritengo, (ma non
ho ancora la certezza a riguardo e mi sto informando) che sia stato dovuto al
fatto che non gli sia stato somministrato l'anticoagulante.
L'Italia possiede tutti gli strumenti e farmaci, fin
dall'inizio dell'epidemia, che avrebbero potuto evitare più del 90% dei decessi
(di certo non si sarebbe potuto evitare il decesso di un malato terminale di
cancro aggredito dal virus a cui restava soltanto, a causa del cancro, qualche
giorno o qualche settimana di vita).
Purtroppo gli scienziati che hanno occupato e che
ancora continuano ad occupare l'informazione in Europa e negli Stati Uniti
hanno impedito che le informazioni scritte qui sopra arrivassero all'opinione
pubblica. MA HANNO IMPEDITO CHE ARRIVASSERO ANCHE AI MEDICI IN PRIMA LINEA CHE
STANNO DURAMENTE LOTTANDO E MORENDO A CAUSA DI QUESTE CARENZE INFORMATIVE.
Anche le molte nostre lettere scritte ai giornali italiani
sono state censurate.
Io non credo ci sia un complotto come spesso si legge in
rete (qualche scienziato che occupa l'informazione probabilmente tace perché le
case farmaceutiche spingono per il business degli antivirali ma non è un
complotto, non c'è un disegno) credo piuttosto all'ignoranza, alla supponenza e
dell'incapacità nel nostro sistema politico, medico e informativo a far fronte
ad una epidemia che, ripeto, se affidata a qualche vecchio pneumologo, della
vecchia scuola italiana oppure ad un medico generalista mauriziano (che a
quella scuola ha attinto il suo sapere) sarebbe già stata completamente
debellata.
PER FAVORE, VE LO CHIEDO A NOME DI CHI STA SOFFRENDO IN
QUESTO MOMENTO,
se condividete, fate girare questo messaggio. Il più
rapidamente possibile. Con tutti i mezzi che avete. A quante più persone
possibile. Ora che si comincia a parlare di Plasmaferesi in Italia è il momento
per dare la spallata finale, per spingere l'opinione pubblica e il sistema
informativo e, alla fine, quello medico a misurarsi sull'evidenza dei fatti e
non sulle parole di illustri scienziati più interessati a dibattiti accademici
e più preoccupati del loro prestigio, che di interrogarsi su come salvare
qualche vita umana.
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