Risposta alla Risposta di Angelo D’Arcangeli del 2.01.2021
In corsivo il testo di Angelo D’Arcangeli (ADA)
02.01.2021
Cari compagni,
ho letto le vostre
risposte al mio contributo e a quello di Massimo Amore. Torno su alcuni
aspetti.
Né nella risposta a me,
né in quella a Massimo avete risposto alla domanda che vi ho posto in modo
chiaro e che quindi qui riporto: se la pandemia non esiste, come dite voi, come
mai Stati socialisti o anti-imperialisti come la Repubblica Popolare Cinese, Cuba,
Vietnam, Venezuela, ecc. lottano contro di essa?
Su questa questione
girate in tondo, vi arrampicate sugli specchi nelle vostre due risposte. Siate
chiari, perché non si tratta di questioni di “lana caprina”: secondo voi la
Repubblica Popolare Cinese, Cuba, ecc. mentono? Perché Cuba sta mandando medici
in svariati paesi del Mondo per sostenere la lotta contro il Covid-19?
Aggiungo, sempre sullo
stesso filone: cosa ne pensate di quanto detto da Fabrizio Chiodo (giovane
immunologo italiano al lavoro nel team cubano che sta realizzando un vaccino
contro il Covid-19) in questa intervista per Contropiano https://contropiano.org/news/internazionale-news/2020/12/27/il-vaccino-cubano-gratuito-e-universale-spiazza-pure-gli-antipatizzanti-0134935
?
Qui
rispondi alle domande con altre domande: un metodo che non aiuta il dibattito.
Per di più ignori quanto abbiamo detto sui paesi “socialisti”. Le virgolette
servono ad indicare che quei paesi, nessuno escluso, li abbiamo per anni
battezzati non più socialisti. Se oggi cambiassimo idea (e tu l’avresti
cambiata dopo un anno circa dalla tua uscita dall’organizzazione in cui da
sempre si dice che socialisti non sono) bisognerebbe spiegare da dove deriva
tale cambiamento e magari condurre un’autocritica rispetto alla lettura
precedente. Però questo è un argomento che esula dal contenuto di questo
dibattito. La definizione che ha dato Massimo rende l’idea. Quindi le
virgolette servono ad indicare quelle categorie che Massimo elenca.
In
realtà noi abbiamo detto alcune cose sui paesi “socialisti” e nella risposta a
Massimo ne indichiamo altre. In sintesi: se in questi paesi la mortalità fosse stata
così bassa vorrebbe dire che hanno fatto diversamente da quanto fatto nei paesi
imperialisti e soprattutto, possiamo supporre, non avrebbero esagerato sui
decessi perché non hanno la necessità di far fare affari d’oro alle case farmaceutiche
(l’intervista su Contropiano a Fabrizio Chiodo lo conferma parlando del ruolo
della sanità a Cuba). Se in questi paesi ci sia o meno una lettura della
“pandemia” analoga a quella dei paesi imperialisti noi non lo sappiamo e,
abbiamo detto, chi dispone di maggiori informazioni le renda pubbliche.
Se
nei paesi “socialisti” le cifre della pandemia sono quelle che riportiamo (e
chi ha altri dati li metta a disposizione) allora vorrebbe dire che abbiamo
ragione noi a dire che nei paesi imperialisti le cifre sono gonfiate.
Il
fatto che Cuba “aiuti” altri paesi a combattere la “pandemia” non è
automaticamente segno che essa ne dia la stessa lettura che ne danno questi
ultimi. Bisogna fare inchiesta, bisognerebbe anche capire in quali termini
concreti i medici cubani stiano effettivamente aiutando gli altri Paesi. Così
come bisognerebbe capire perché, dal momento in cui mai nessun vaccino ha
dimostrato di poter fermare un coronavirus, quello cubano invece lo fermerebbe.
ADA
Infine, mi trovo
costretto a insistere anche su un altro punto, dato che, da quanto rispondete,
mi sembra che non lo vediate: vi siete resi conto che la lotta contro divieti,
restrizioni, limitazioni alle manifestazioni e ai diritti politici, ecc. è già
iniziata da diversi mesi e numerosi sono i compagni e le organizzazioni colpite
per questo da sanzioni, multe, ecc.? Come si combina questo dato di fatto con
la vostra analisi circa una diffusa “sudditanza” alle restrizioni da parte del
movimento comunista e di resistenza?
Saluti comunisti
Angelo D’Arcangeli
Ripeto quanto detto a M.A.: non parlare di una cosa non significa non vederla. A ragion veduta non ci siamo addentrati nei complimenti alle organizzazioni che si mobilitano e lottano. Ma in particolare, ripetiamo, abbiamo affermato (e tu lo ignori per la seconda volta) che concordiamo su varie cose con l’altro schieramento. Sottolineiamo però che quanto alle misure restrittive e alla eliminazione delle libertà, la stragrande maggioranza del movimento comunista afferma che si dovrebbe amplificarle anziché ridurle. E per precisare con un confronto con Cuba, da fonti dirette ci risulta che là ad aprile hanno fatto un mese e una settimana di coprifuoco simile a quello imposto in Italia e i decessi a tutt’oggi sono meno di 150. Allora verrebbe da dire: facciamo come Cuba! I dati che arrivano da questi paesi (ma non solo da quelli “socialisti”) indicano che il problema è molto meno grave e che nei paesi imperialisti le cifre sono gonfiate per terrorizzare le masse, sottometterle e controllarle ulteriormente e, non ultimo, moltiplicare i profitti delle multinazionali farmaceutiche e delle grandi corporation tecnologiche, come Amazon dimostra chiaramente. Smettiamo di farci raccontare balle.
Pensiamo che questo dibattito possa dare sviluppi solo se affrontato seriamente. Per noi questo vuol dire rispondere punto per punto, proprio come stiamo facendo. Perché così emergono più chiaramente le divergenze e le concordanze. Nel nostro documento ci sono molte questioni su cui non entri nel merito (vedi quanto scritto anche a M.A.), mentre anche qui, come nella risposta precedente, cerchiamo di trattare ogni questione che poni e non rispondiamo con altre domande. Secondo noi funziona meglio.
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